Diete

“PROGRAMMA OPERATIVO FESR CAMPANIA 2014-2020 Asse Prioritario 1 “Ricerca e Innovazione” Obiettivo Specifico 1.1 – Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Avviso Pubblico “Campania Start up 2020″ approvato con D.D. n. 201 del 10.07.2020, pubblicato sul B.U.R.C. n. 142 del 13.7.2020 – REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO DIETE’ CUP B78I19000430007”

Progetto Diete

La Gentiana lutea appartenente alla famiglia delle Gentianaceae è una pianta comune nelle zone collinari dell’Europa centrale e meridionale nonché nelle zone settentrionali della Turchia e in alcune regioni collinari della Cina, si contraddistingue dagli altri membri della famiglia per la colorazione gialla dei suoi fiori, da cui il nome lutea; è conosciuta anche come Gentiana maggiore per le sue dimensioni superiori a quelle delle altre specie del genere.

Si tratta di un’erba perenne, glabra, con grande rizoma ramificato e fusto cavo, semplice ed eretto, alta da 40 a 150 cm. Le foglie basali sono opposte, picciolate, grandi, di forma lanceolata, lunghe fino a 25 cm e larghe fino a 10 cm con nervature parallele evidenti. Quelle caulinari sono più piccole, sessili, e amplessicauli. Può avere da tre a dieci fiori in verticilli disposti all’ascella di foglie amplessicauli; la corolla di ciascun fiore, di colore giallo, è divisa in 5-6 lacinie.

Le proprietà benefiche per la salute umana della Gentiana sono conosciute sin dall’antichità ed è usata nella medicina tradizionale di molti paesi per il trattamento di numerose patologie, in Italia ad esempio le radici macerate in alcool venivano utilizzate come rimedio esterno antireumatico e antinevralgico da strofinare sulla zona interessata.
Numerosi studi farmacologici hanno investigato le proprietà di questa pianta e l’applicabilità di estratti delle sue radici nella medicina moderna, tra le proprietà più importanti troviamo: attività antinfiammatoria, antiossidante, antimicrobica, gastro protettiva, tonico-digestiva, stimolante dell’appetito e del fegato.

Il periodo di fioritura è tra luglio e agosto mentre il periodo di raccolta delle radici avviene durante il riposo vegetativo, tra settembre e febbraio.

Le radici caratterizzate da numerosi ramificazioni, un odore pungente ed un sapore amaro intenso una volta essiccate posso essere utilizzate per l’estrazione di numerosi principi attivi e molecole di interesse farmacologico ed alimentare tra cui: olio essenziale come carvacrolo, limonene, alfa-terpineolo e linalolo, amarogentina, gentiopicroside, sveroside, sverziamarina, xantoni, fitosteroli, triterpeni, carboidrati come saccarosio, destrosio e gentianosio, pectine, proteine, acidi ascorbico, siringico, nicotinico, sinapico, protocatecuico, ossicinnamico, caffeico e gentisico, alcaloidi come gentiamarina, gentialutina e gentianina, alluminio, calcio, cobalto, cromo, ferro, manganese, magnesio, sodio, fosforo, potassio e selenio, vitamine B1, B2, B3 e vitamina C e pigmenti come gentiosina, gentisina ed isogentisina.

Perchè Microincapsulato

La microincapsulazione della radice di genziana mediante spray dry è un processo utilizzato per proteggere e mantenere le proprietà bioattive della radice di genziana. La genziana è una pianta nota per le sue proprietà medicinali, tra cui l’efficacia nel trattamento di disturbi digestivi e altre condizioni.

Il processo di microincapsulazione mediante spray dry coinvolge diverse fasi:

  • Preparazione della soluzione: La radice di genziana viene estratta e la soluzione contenente i principi attivi della radice viene preparata.
  • Microincapsulazione: La soluzione viene alimentata in un sistema di atomizzazione all’interno di una camera di spray dry. In questo processo, la soluzione viene dispersa in piccole gocce tramite un getto d’aria calda. Le gocce si asciugano rapidamente durante il contatto con l’aria calda, formando microcapsule solide.
  • Raccolta e separazione: Le microcapsule vengono raccolte dal fondo della camera di spray dry. Possono essere ulteriormente separate e purificate per rimuovere eventuali impurità o residui.
  • Caratterizzazione e analisi: Le microcapsule prodotte vengono caratterizzate per determinare le loro proprietà fisiche, come dimensioni, forma e carica superficiale. Inoltre, vengono condotte analisi per valutare l’efficacia della microincapsulazione nel proteggere i principi attivi della radice di genziana.

Le microcapsule così ottenute possono essere utilizzate in vari settori, tra cui la produzione di integratori alimentari, farmaci o cosmetici. La microincapsulazione aiuta a proteggere i principi attivi dalla degradazione durante lo stoccaggio e l’uso, migliorando così la stabilità e l’efficacia del prodotto finale.

Risultati Ottenuti

Attraverso collaborazioni con L’Università degli studi di napoli Federico II si è riusciti ad estrarre ed microincapsulare i principi attivi della genziana. In particolar modo le molecole bioattive appartenenti alla famiglia dei glucosidi e polifenoli sono state estratte e microincapsulate. Il prodotto finito è stato caratterizzato anche dalla presenza della Parietina. La parietina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 1,8-diidrossi-3-metossi-6-metilantracene-9,10 dione, è conosciuta anche con i nomi di: physcione, reocrisidina o metossiemodina.
La parietina ha formula bruta o molecolare: C16H12O5

La parietina reagisce con KOH formando un composto rosso-magenta intenso.
Secondo studi scientifici publicati nel 2018
La parietina, identificata da un database della FDA di 2.000 soppressori noti del 6PGD, in laboratorio ha ucciso metà delle cellule leucemiche umane durante un periodo di due giorni.
Il pigmento, sempre secondo questa ricerca, ha anche rallentato la crescita di altre cellule tumorali umane nei modelli murini.
Inoltre un derivato più potente della parietina, chiamato S3, può persino ridurre di due terzi la crescita delle cellule tumorali del polmone impiantate nei topi, nel corso di 11 giorni. La Parietina assorbe la luce ad una lunghezza d’onda compresa tra i 400 e 350 nm.

Date queste informazioni il microincapsulato di  genziana è stato diluito 1:1000 e poi caratterizzato mediante Spettrofotometro Cary 50.

Quindi confermiamo la presenza della molecola 1,8-diidrossi-3-metossi-6-metilantracene-9,10 dione.

Analisi dell’attività antiossidante

L’attività antiossidante è stata ricavata mediante saggio DPPH. Il radicale DPPH è stato sciolto alla concentrazione di 0,005% in metanolo successivamente 100 microlitri di campione sono stati incubati per 1 ora al buio con 900 microliti di DPPH 0,005%
Sono stati preparati 3 campioni

  • Tal quale
  • Diluito 1:10
  • Diluito 1:100

 

Dopo il periodo di incubazione al buio si legge l’assorbanza a 517 nm utilizzando come CT1 l’assorbanza del radicale libero

Conclusioni

Questo studio ha evidenziato l’applicabilità della tecnica RSLDE nell’estrazione dei principi attivi della genziana lutea ed ha inoltre evidenziato la presenza di parietina (1,8-diidrossi-3-metossi-6-metilantracene-9,10 dione), un importante molecola con attività antitumorale.
La tecnica di microincapslazione ha reso maggiormente biodisponibile le molecole bioattive estratte La concentrazione di polifenoli determinata attraverso il saggio di Folin-Ciolcalteu nel prodotto finito  ottenuto è del 5,67%, inoltre attraverso il saggio DPPH è stata determinata l’attività antiossidante (95,23% per l’estratto tal quale). Dato ciò il progetto diete ha portato un innovazione di un possibile nuovo integrato/farmaco ad elevate prestazioni